Si può confondere con spinaci e biete ma la mandragora (o mandragola) è una pianta altamente tossica e pericolosa per il corpo umano se ingerita. In un punto vendita, dove in queste ore sono intervenuti i carabinieri, ieri è stata erroneamente venduta tra le verdure del giorno.
Persone ricoverate alla Schiana nella notte
I carabinieri della compagnia di Pozzuoli sono intervenuti all’ospedale Santa Maria Delle Grazie perchè chiamati dai medici di turno del Pronto Soccorso per alcune persone ricoverate per intossicazione. Non si tratta di una sola famiglia ma di diversi gruppi familiari e quindi non di un caso isolato ma di una vendita più ampia. Le persone avrebbero ingerito la verdura velenosa, acquistata in diversi negozi nei comuni di Quarto e Monte di Procida. La sintomatologia è riconducibile proprio alla “mandragora”, pianta che si sarebbe confusa con spinaci e biete.
Cos’è la mandragora
La mandragola appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Si trova nella nostra zona e in tutte le aree mediterranee. La mandragora è una pianta erbacea perenne, quasi priva di gambo, le cui foglie formano una rosetta basale. Solitamente, le foglie hanno una forma ovato-lanceolata, sono di colore verde scuro e possiedono un odore sgradevole.
I sintomi dell’avvelenamento
I sintomi dell’avvelenamento da mandragora si manifestano in diversi distretti dell’organismo, poiché i recettori muscarinici sono presenti in svariati organi e tessuti.
Ad ogni modo, la sintomatologia dell’avvelenamento da mandragora si caratterizza per la comparsa di:
- Secchezza delle fauci;
- Visione offuscata e midriasi;
- Aumento della temperatura corporea;
- Difficoltà di minzione;
- Sonnolenza;
- Costipazione;
- Tachicardia;
- Vertigini;
- Mal di testa;
- Delirio e allucinazioni;
- Episodi maniacali;
- Confusione mentale;
- Difficoltà respiratorie.
Nei casi più gravi, l’ingestione di mandragora – quindi delle sostanze tossiche in essa contenute – può portare al coma e perfino alla morte.
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