Luigi Izzo è stato ucciso perché, nel tentativo di sedare una rissa, ha rotto gli occhiali a un ragazzo. La ricostruzione dell’omicidio del barbiere di Castel Volturno, ucciso con 6 coltellate nella notte tra sabato e domenica, fa chiarezza su quello che è avvenuto fuori al bar 2.0.
La lite sedata da Izzo
Izzo, 38enne sposato con 3 figli, ha tentato di sedare una rissa che vedeva coinvolto il fratello e, nel fare da paciere, ha rotto gli occhiali di uno dei protagonisti. La lite è finita lì e lui è tornato a casa. Dopo poco, però, gli hanno citofonato, lui è sceso e il padre del ragazzo della lite lo ha colpito con il coltello fino ad ucciderlo sotto lo sguardo impotente della moglie.
I responsabili dell’omicidio sono già stati fermati dalla Procura. Padre e figlio, rispettivamente di 52 e 29 anni, si sono consegnati alle autorità questa notte. Il genitore, responsabile di aver sferrato le coltellate che hanno tolto la vita a Luigi Izzo, dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario. Il figlio dell’uomo, invece, dovrà difendersi dall’accusa di concorso in omicidio aggravato dai futili motivi.
La reazione delle istituzioni
Dopo che la tragedia si è consumata, sono state diverse le reazioni accorate delle istituzioni: la prima a giungere, quella del sindaco di Castel Volturno, Luigi Petrella. L’omicidio di Izzo è frutto del vuoto lasciato dalle forze dell’ordine, ma è tutto parte di un problema più esteso. “E’ una città lasciata allo sbando”, ha detto Petrella. “Alcune zone di Ischitella sono ormai delle piazze di spiaccio, il centro è in mano alla criminalità spicciola. La scorsa settimana ho chiesto aiuto in Prefettura a Caserta e in Questura, perché i cittadini sono esausti. Si arriverà al punto in cui bisognerà chiudersi in casa e non uscire più la sera“.
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