“A Napoli adesso le famiglie hanno iniziato a comprendere le procedure e le situazioni con le quali bisogna imparare a vivere. Le scuole sono le più controllate sul fronte della vulnerabilità sismica e ora anche per il livello di CO2″.
Sono le parole dell’assessore all’istruzione del comune di Napoli Maura Striano nel post sopralluogo dell’istituto alberghiero Rossini di via Terracina. Che ha cessato le sue attività a causa di concentramenti di anidride carbonica ritenuti nocivi dai tecnici intervenuti.
La novità sta nel fatto che in queste ore sono partiti gli acquisti di decine di rilevatori di Co2, pronti ad entrare in azione nei plessi scolastici dell’intera area interessata dal fenomeno bradisismico e naturalmente in tutti gli istituti scolastici della città capoluogo.
Striano fa anche sapere che i pompieri e la protezione civile portano avanti i rilievi del CO2 in tutte le scuole dei quartieri napoletani inclusi nella zona rossa dei Campi Flegrei, da Bagnoli a Fuorigrotta e Agnano. Fissato per domani al palazzo del consiglio regionale del centro direzionale di Napoli un focus legato proprio ai casi di concentramento di anidride carbonica. Un aggiornamento formativo convocato qualche ora fa dal direttore generale della Protezione Civile campana Italo Giulivo. Intanto a Pozzuoli l’amministrazione comunale è stata informata dall’osservatorio vesuviano di un nuovo sciame sismico in fase di monitoraggio. Partito alle prime luci dell’alba. Due le scosse di poco superiori a magnitudo 1.5. La prima alle 6.25, la seconda alle 10.13.
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