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Caro vita: ecco come risparmiare fino a 600 euro l’anno

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Con i prezzi dei beni di prima necessità, di luce e gas in aumento, il costo della vita delle famiglie italiane parrebbe destinato a crescere di pari passo. Dalle agenzie che monitorano le spese degli italiani, però, sembrerebbe arrivare una tenue luce di speranza.

I dati della ricerca

Secondo una ricerca dell’ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, è con pochi, semplici accorgimenti che gli italiani possono risparmiare oltre 400 euro l’anno sulle bollette di luce e gas; cifra che, se sommata ai 179 euro della stretta sui prezzi dei riscaldamenti decisa dal Governo, porterebbe il risparmio delle famiglie del Belpaese oltre quota 600 euro. Insomma, non proprio spiccioli. Gilberto Dialuce, presidente dell’agenzia che ha affiancato il Ministero della Transizione Ecologica nell’elaborazione del piano per il risparmio energetico, ha espresso una certa speranza commentando i dati emersi dalla ricerca, arrivando a definire questo periodo una sorta di apripista a “una nuova era: quella del consumo consapevole”. “Stiamo prendendo coscienza che l’energia come l’acqua sono aspetti fondamentali e non eterni: cambiamo ora stile di vita. Tre minuti di doccia in meno valgono un miliardo di metri cubi d’acqua in meno consumati per il Paese. Lavatrici e lavastoviglie a pieno carico? Si risparmia 300 milioni di metri cubi se tutte le famiglie lo faranno. Ogni cosa da sola fa qualche centinaio di euro di risparmio che se sommate a fine anno alleggeriscono la spesa”.

Però le buone pratiche non bastano

Adottando le giuste abitudini, si potrebbe effettivamente contrastare il caro bolletta, ma è anche vero che a concorrere in maniera importante al risparmio è l’ammodernamento e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio. Secondo i dati di SIAPE, il sistema informativo sviluppato da ENEA, il 57% degli edifici e delle unità immobiliari per cui è stato emesso un attestato Ape dal 2015 a oggi, ricade nelle classi energetiche G e F, quelle con i consumi più elevati; il 16,5% nella classe E; l’11,3% nella D. Rientrano nella classe A soltanto il 7,1% degli edifici. Insomma, è bene adottare nuovi accorgimenti quotidiani, ma sarebbe meglio aggiungere a questi anche degli interventi strutturali.

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