L’orologio segna le 10:16 quando i mezzi pesanti entrano in azione: la demolizione della Vela Gialla è iniziata. Il simbolo di Gomorra, a Scampia, inizia a venire giù davanti a un pubblico emozionatissimo, composto non solo dalle rappresentanze istituzionali ma anche e soprattutto da cittadini e residenti dell’area periferica di Napoli. “Ciao Bella Ciao”, recita uno striscione affisso sulla struttura dal Comitato Vele che da lungo tempo si è fatto portavoce delle istanze di cambiamento del territorio. “Oggi è veramente una bella giornata”, ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “È una giornata importante per Napoli e per Scampia. È un momento simbolico in cui inizia la demolizione della Vela Gialla. Siamo riusciti a rispettare i tempi ed è anche un momento emozionante”.
La rinascita del quartiere riprende proprio da qui, dalla demolizione della Vela Gialla, e proseguirà con l’abbattimento della Rossa. Unica testimonianza dell’avvenieristica serie di costruzioni, poi diventati ecomostri, sarà la Vela Celeste: la stessa al cui interno, lo scorso luglio, a causa del crollo di un ballatoio, sono morte 3 persone e rimaste ferite 11, perlopiù bambini. “Tra un anno cominciamo a consegnare nuove case, per questo abbiamo voluto far andare in parallelo l’abbattimento con la costruzione delle nuove case. Non basta abbattere, bisogna anche ricostruire”, ha sottolineato il primo cittadino. “Fare le due cose insieme è anche un segnale”. Quindi, l’auspicio. “Vorrei si dicesse che Scampia è una realtà che guarda al futuro, che ha avuto il coraggio di cambiare, che ha avuto una storia molto difficile, come la storia di tante periferie d’Italia, ma non si è fermata e ha avuto anche la forza di vincere gli stereotipi“.
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