I Carabinieri gli perquisiscono l’abitazione e trovano delle armi che non dovevano essere lì: per questo finisce in carcere. L’uomo, però, era già agli arresti domiciliari.
La scoperta in casa del 46enne
Siamo sulla collina dei Camaldoli, nel napoletano: qui risiede l’uomo al centro della vicenda era stato sottoposto alla detenzione presso il proprio domicilio. Le motivazioni dietro l’attuazione del procedimento, poche e semplici: l’uomo sarebbe un violento e avrebbe maltrattato sua moglie, residente nel comune di Quarto.
Gli agenti decidono di perquisire l’abitazione dell’uomo, un 46enne del posto, e qui saltano fuori i pezzi d’artiglieria. L’ispezione dei Carabinieri ha portato alla luce un revolver con matricola abrasa, una calibro 38, e diverse munizioni. L’arma era stata nascosta nella cantina dell’abitazione con discreta cura e, a maggior ragione, sarà ora sottoposta dagli inquirenti a test e accertamenti, per verificare un suo eventuale uso nel corso di fatti di sangue o altri illeciti.
Dai domiciliari al carcere
L’uomo, già ai domiciliari, è stato scortato dagli agenti in carcere. Qui resterà in attesa di rispondere del reato di detenzione di arma clandestina, a meno di eventuali aggravanti che potranno emergere in seguito alla pubblicazione dei risultati dei test balistici.
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