Il presidente del consiglio comunale di Foggia sceglie di festeggiare il nuovo anno sparando con una pistola a salve dal balcone. Un gesto, non pericoloso, ma simbolicamente criticabile e per questo è stato costretto a dimettersi. Termina così la legislatura di Leonardo Iaccarino di Forza Italia dopo che il video delle sue gesta da “pistolero” è diventato virale. Nel video Iaccarino dice in dialetto: “Non è una barzelletta” e comincia a sparare e a ballare. Poi un colpo non parte, la pistola si inceppa. Una voce fuori campo, probabilmente il figlio gli dice: “che c’è ancora un altro colpo”.
Il consigliere pubblica una lettera di scuse
“Come noto – scrive Iaccarino – uno scampolo della mia vita privata è diventato, mio malgrado, di pubblico dominio. Ciò ha leso la mia immagine pubblica (che è stata sempre ineccepibile) e l’Istituzione che rappresento. È superfluo evidenziare che sono del tutto consapevole che in una città ostaggio della mafia, in cui le pistole sparano per uccidere, è doveroso evitarne qualsiasi utilizzo, per il forte disvalore simbolico che esse rappresentano. Devo anteporre l’interesse dell’Istituzione che rappresento e della intera Città, che per mia responsabilità si trova negativamente al centro della cronaca, e pertanto compiere un gesto per me doloroso ma inevitabile. Rassegno, pertanto, le mie dimissioni dalla presidenza dell’assise comunale”. Iaccarino però non lascerà l’incarico di consigliere comunale.