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10 anni senza Pino Daniele: così Napoli ricorda il “Nero a metà”

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Dieci anni fa, Napoli piangeva la scomparsa di uno dei suoi artisti più famosi al mondo, una delle sue voci più vere e sincere. Dieci anni fa, Napoli perdeva Pino Daniele. Il bluesman-scugnizzo, che per anni ha dato voce all’animo dei partenopei, luci e ombre, dieci anni fa veniva ricordato da migliaia e migliaia di persone in piazza del Plebiscito. Lacrime, canzoni cantate in coro, luci e striscioni alzate in cielo. Dieci anni dopo, sono tante le iniziative promosse a Napoli per ricordarlo, a partire da quelle fortemente volute dal Comune. Oggi e domani, anche in collaborazione con il FAI, l’amministrazione Manfredi ha predisposto una due giorni dedicata al Nero a metà, i cui dettagli sono disponibili a questo indirizzo.

“Pino Daniele è stato per Napoli un faro, un punto di riferimento per diverse generazioni, un innovatore capace di contaminare i generi e i linguaggi: la sua arte è eterna”. Così lo ha ricordto il primo cittadino partenopeo Gaetano Manfredi. “A distanza di dieci anni dalla scomparsa, era doveroso per noi rendergli omaggio. Dopo il concerto del Capodanno il 31 in suo onore, napoletani e turisti potranno ascoltare le sue canzoni – che già riecheggiano ogni giorno nei vicoli del centro come una colonna sonora permanente della città – nelle strade della sua infanzia e adolescenza. Pino sarà sempre tra noi”.

10 anni senza Pino, le parole delle istituzioni

“Il decennale della scomparsa di Pino Daniele è un’occasione fondamentale per celebrare non solo il talento di uno dei più grandi artisti italiani, ma anche l’intenso legame che ha sempre avuto con Napoli”, ha dichiarato il coordinatore delle politiche culturali del Comune, Sergio Locoratolo. “Le iniziative proposte dal Comune, tra cui il tour nei luoghi simbolici della sua giovinezza realizzato grazie alla collaborazione attivata con il FAI, rappresentano un tributo autentico alla sua eredità musicale, che ha saputo raccontare la città più profonda, la più autentica”.

“In questi dieci anni senza di lui, Pino Daniele è rimasto una presenza viva nel cuore della città, non solo per la sua musica, ma anche per la sua capacità di raccontare, con poesia e passione, le storie che fanno parte dell’anima di Napoli”, ha proseguito. “Questi momenti di commemorazione non sono, perciò, solo un’occasione per rivivere il passato, ma anche per riflettere su quanto la sua musica abbia contribuito a definire l’identità culturale di Napoli nel panorama musicale internazionale. La città stessa, come il giovane Pino cantava, è una ‘camminata’ che attraversa vicoli e piazze e lo stesso cammino può oggi essere percorso in suo onore, unendo il passato al presente in un’incredibile sintesi tra memoria e prospettiva”.

“Pino, un figlio di Napoli”

“Dieci anni fa ci lasciava Pino Daniele, un figlio di Napoli che ha contribuito a tenere alto il nome della nostra città in Italia e all’estero”, ha ricordato il delegato del sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo, Ferdinando Tozzi. “L’Amministrazione Manfredi intende celebrare con impegno e profondità il doppio anniversario che ricorrerà nel 2025: non solo il decennale della scomparsa, ma anche i settant’anni della nascita di un uomo di straordinario talento. Poeta, visionario, artista a tutto tondo, sempre pronto a cercare nuove interpretazioni sonore della realtà, a confrontarsi con i diversi linguaggi musicali nazionali e internazionali, incarnando pienamente quei valori che poi, in tempi più recenti, sono diventati centrali nel progetto del Comune ‘Napoli Città della Musica’. Con la sua arte e la sua quotidiana genialità, Pino Daniele ci ha sempre ricordato che essere napoletani è meraviglioso”.

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