Si è ripetuto ancora una volta il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, la reliquia del martire protettore della città di Napoli. Noto anche come “terzo miracolo” e come “miracolo laico” del Santo, il prodigio si è compiuto inizialmente solo in maniera parziale. Poco dopo le 10, la comunicazione di monsignor Vincenzo De Gregorio dopo aver preso la teca che custodisce la reliquia. “Il sangue è ancora solido, ma in fase di scioglimento”, ha detto l’abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro. Neppure mezz’ora dopo, tra le preghiere delle cosiddette “parenti”, radunate in preghiera all’interno del Duomo, lo sventolio di fazzoletti bianchi dall’altare. Il sangue nell’ampolla, stavolta, è liquefatto: il prodigio si è ripetuto.
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