I panificatori della Campania scendono in piazza a Napoli contro il caro bollette. Dal parcheggio Brin è un corteo di furgoncini bianchi fino a piazza del Plebiscito, sotto gli occhi stupiti dei turisti.
La marcia funebre del comparto per le strade della città
Slogan, manifesti funebri e persino una bara per dire alle istituzioni che ”la panificazione campana si è spenta dopo anni di sacrificio” e che serve un intervento immediato a sostegno di un settore che rischia di scomparire, compresso tra i rincari del gas, dell’elettricità, delle farine e dei lieviti. Strade bloccate a Napoli, dunque, a causa di quello che, di fatto, è stato un lungo corteo funebre che ha causato ingorghi e rallentamenti in tutto il centro città.
Il presidio a piazza del Plebiscito
Giunti a piazza del Plebiscito, i panificatori hanno detto la loro alla stampa illustrando la situazione in cui versa il comparto. “Il pane è diventato un bene di lusso, mentre dovrebbe essere un bene di prima necessità: noi lo vendiamo al chilo e con le bollette che arrivano a breve saremo costretti a farlo a 7-8 euro: è una cosa impossibile, per il popolo, e noi protestiamo anche per loro”.
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