Scappa da casa perchè stanco delle continue liti con la compagna. Si nasconde e, una volta trovato dai carabinieri, minaccia il suicidio. Viene salvato da un militare. Succede tutto a Napoli dove un uomo stanco di subire violenze psicologiche, non fisiche, tra insulti e minacce, decide di lasciare casa. Dopo qualche giorno i familiari hanno chiesto informazioni e, non trovandolo, hanno denunciato la sparizione.
Le ricerche a 360 gradi
L’uomo sceglie di andare via, senza usare la violenza contro chi lo vessa ogni giorno. Scompare per ore, che diventano giorni. Il suo cellulare è staccato per intere giornate fin quando per un attimo aggancia la rete. Uno dei carabinieri prende il telefono e fa partire la chiamata, è un appuntato. L’uomo risponde sorpreso. Inizia un dialogo tra carabiniere e “fuggitivo” che dura 40 minuti. In ogni frase la minaccia di ammazzarsi. “Non ne posso più, mi ammazzo!”. La discussione va avanti, fino a quando dall’altro lato del telefono arriva un grazie. Un grazie per avere ascoltato. Il carabiniere invita l’uomo a raggiungerlo in caserma, dopo un’ora i due si incontrano. Il lieto fine a una storia che poteva finire male.
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