Scoperto il primo caso di “MonkeyPox” in Campania. Si tratta di un 40enne di Pozzuoli, giunto presso il pronto soccorso dell’Ospedale Cotugno di #Napoli. L’uomo ha mostrato ai medici una diffusa eruzione vescicolare. Difficile comprendere come abbia contratto il virus, non avrebbe infatti raccontato di viaggi o contatti a rischio.
Il paziente è stato immediatamente posto in isolamento presso l’Uoc di Malattie infettive e ad alta contagiosità, diretta da Alessandro Perrella.
Le analisi hanno subito dato la conferma della positività al virus ora comunemente chiamato: “Vaiolo delle Scimmie”. Un risultato di diagnostica molecolare arrivato attraverso l’uso del kit diagnostico realizato in collaborazione con lo Spallanzani.
La preoccupazione dell’Oms
Il direttore regionale dell’Oms Europa, Henri P. Kluge, ha proprio in queste ore sottolineato che il Vecchio Continente attualmente è “l’epicentro dell’escalation dell’epidemia di Vaiolo delle scimmie con 25 paesi che segnalano più di 1500 casi, ovvero l’85% del totale globale. L’entità di questo focolaio rappresenta un rischio reale; più a lungo circola il virus, più estenderà la sua portata e più forte diventerà il punto d’appoggio della malattia nei paesi non endemici”.
Il numero uno dell’Organizzazione mondiale della sanità in Europa ha fatto appello a “governi, partner sanitari e società civile” per “agire con urgenza e per controllare questo focolaio”.
Trasmissione
La trasmissione da uomo a uomo del Vaiolo delle Scimmie è un evento relativamente recente in termini di attenzione sanitaria. A spaventare di più è la possibile trasmissione per via aerea, ovvero mediante goccioline di saliva. Ai fini del contagio è necessario un contatto stretto (ad esempio parlare a lungo vis-à-vis o a seguito di rapporti sessuali e contatti fisici prolungati).
Sintomi
I sintomi iniziali includono febbre (superiore a 38.5°), mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza e ingrossamento dei linfonodi (la principale differenza tra i sintomi del vaiolo e del vaiolo delle scimmie è che quest’ultimo provoca l’ingrossamento dei linfonodi, a differenza del vaiolo umano); a distanza di 24-48 ore si osserva lo sviluppo delle prime caratteristiche lesioni in bocca, seguite dopo poco da lesioni cutanee in viso ed estremità, cioè mani e piedi, compresi palmi e piante, che invece non sono presenti in altre malattie.
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