Il piccolo Pietro, di appena nove mesi, giunto in coma al pronto soccorso di Sapri lo scorso giovedì, lotta tra la vita e la morte a causa di gravi lesioni.
Ieri è arrivata la prima importante svolta sul fronte giudiziario. Il tribunale ha deciso di sospendere temporaneamente la responsabilità genitoriale della madre. Le autorità hanno anche emesso un divieto di avvicinamento nei confronti dei suoi due figli.
Questa misura è stata adottata per permettere alle indagini di proseguire senza interferenze. L’obiettivo è garantire un ambiente sicuro, lontano da qualsiasi tipo di pressione.
Nel frattempo, la comunità di Villammare, in provincia di Salerno, si è raccolta in una veglia di preghiera nella chiesa di Maria Santissima di Portosalvo, per manifestare vicinanza al piccolo.
La funzione religiosa è stata celebrata da don Vincenzo Contaldi, parroco della comunità di Golfo di Policastro. Il sacerdote ha saputo esprimere il dolore collettivo attraverso parole di conforto e fede: “In questo momento, preghiamo e ci rivolgiamo al Signore affinché Pietro possa tornare tra noi sano e salvo, come ogni altro bambino”.
Anche il primo cittadino Manuel Borrelli, visibilmente scosso, ha parlato a nome dell’intera comunità. “Come sindaco, come padre e come uomo, in questo momento non trovo parole. Siamo devastati da quanto accaduto. Ogni giorno è un’attesa per notizie positive da Napoli, sperando in un miglioramento delle condizioni di Pietro”. Riguardo alle indagini, il primo cittadino ha espresso fiducia nelle forze dell’ordine: “Abbiamo piena fiducia nel lavoro degli investigatori. La nostra comunità è profondamente scossa”.