Dopo il Senato Mario Draghi incassa la seconda fiducia. Numeri ampi per il governo dell’ex numero uno della Bce anche alla Camera: i sì sono stati 535, i contrari 56, gli astenuti 5. I voti favorevoli sono stati dunque 219 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta.
POCHI DISSIDENTI
Il numero dei dissidenti M5s cresce rispetto a palazzo Madama, ma non è l’emorragia che i vertici pentastellati temevano. In tutto, tra voti contrari, astensioni e non partecipazione al voto, la ‘fronda’ non sfonda la trentina.
L’OMBRA DI DI BATTISTA
15 senatori dissidenti hanno votato no alla fiducia, a cui si aggiungono almeno altri 15 deputati (si dovrà decidere anche per la sorte degli assenti non giustificati). Il Movimento 5 stelle farà chiarezza sulla particolare scelta, ma dietro potrebbe esserci l’ombra di Alessando Di Battista pronto a tornare nella scena politica convogliando il gruppetto di dissidenti.