“Mi ricordo quando ho sentito parlare di Luca e Alba la prima volta mi sono emozionato, pensavo fosse una storia bellissima. L’ho vissuta con grande ottimismo: mi ha dato l’impressione che potesse cambiare qualcosa in questo paese”. A parlare è Fabio Mollo, regista di “Nata Per Te”, il film dedicato alla storia di Luca Trapanese e sua figlia Alba, il primo caso italiano di adozione di una neonata con sindrome di Down da parte di un genitore single e omosessuale. Una vicenda, quella dell’oggi assessore al Welfare del Comune di Napoli, dal peso specifico importante che, alla sua prima cinematografica, con una proiezione all’istituto Grenoble, ha riscosso l’apprezzamento dei tanti presenti in sala.
Le parole di Luca Trapanese e degli interpreti di “Nata Per Te”
Visibilmente emozionato, il protagonista del racconto, Luca Trapanese. “Io credo che questa è una storia come tutte le altre“, ha detto l’assessore al Welfare del Comune di Napoli alla prima della pellicola. “Non abbiamo nulla di straordinario se non il desiderio di un uomo di essere padre e di una bambina di essere figlia“, ha poi continuato. “E’ una storia che, grazie a Fabio Mollo, è stata raccontata in maniera semplice e rispettosa di tutte le situazioni che abbiamo vissuto io e Alba”.
Un’esperienza emotivamente importante, non solo artisticamente, per Teresa Saponangelo e Pierluigi Gigante, che rispettivamente interpretano Teresa, l’avvocatessa che ha assistito l’assessore nel processo di adozione, e lo stesso Luca Trapanese. “Luca ti dà quella forza e quella speranza che le cose possano cambiare, che si può accedere a qualcosa di impossibile”, ha spiegato la Saponangelo al Grenoble. “Spero che il film piaccia e che tutti possano percepire il messaggio di amore che questa pellicola vuole dare”, ha sottolineato Gigante all’istituto di via Crispi.
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