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I botti di Capodanno rovinano ancora una volta la qualità dell’aria

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I botti di Capodanno hanno avuto un “significativo impatto”, anche quest’anno, sulla qualità dell’aria: è quanto ha certificato la rete regionale di monitoraggio. Gestita dall’Arpa Campania e composta da oltre 40 centraline fisse, la rete ha rilevato tra gli ultimi giorni del 2024 e il primo gennaio 2025 numerosi superamenti della soglia sulla media giornaliera delle polveri sottili PM10. In particolare, gli strumenti tecnici hanno rilevato il superamento del dato nell’agglomerato urbano tra Napoli e Caserta e ha interessato la quasi totalità delle stazioni nelle giornate del 31 dicembre e del 1 gennaio.

Il 29 dicembre, i superamenti della media giornaliera hanno interessato quasi esclusivamente l’agglomerato Napoli-Caserta, per poi intensificarsi fino ad interessare numerose stazioni della zona costiero-collinare, coinvolgendo la quasi totalità della rete di monitoraggio nelle giornate del 31 dicembre e del primo gennaio. Secondo l’ARPAC, “gli andamenti delle concentrazioni orarie di PM10, con evidenti picchi nelle prime ore dell’anno, mostrano che, anche quest’anno, è ravvisabile un significativo impatto dei cosiddetti ‘botti di Capodanno’ sulle concentrazioni di polveri sottili”. Superamenti “favoriti certamente dalle condizioni meteorologiche e dalla presenza del campo di alta pressione che ha interessato il territorio della Campania con il conseguente ristagno degli inquinanti”.

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