Non un incidente o una fatalità, ma la mano violenta del suo compagno. Marta Ohryzko sarebbe stata vittima di femminicidio, il 13 luglio del 2024. Ne danno notizia i Carabinieri, che stamane per delega della Procura hanno tratto in arresto il compagno della vittima, Ilia Batrakov, classe 1983. Il 41enne era già indagato per l’omicidio di Ohryzko: gli sviluppi delle indagini hanno avvalorato ulteriormente la tesi degli investigatori. L’autopsia effettuata sulla salma, infatti, ha effettivamente svelato una dinamica chiaramente omicidiaria, confutando l’iniziale ipotesi di una morte accidentale, vista la prossimità tra il dirupo e l’abitazione dei due.
La donna, purtroppo, sarebbe stata già vittima dei maltrattamenti del suo compagno. Stando a quanto ora ricostruito dai militari, dopo esser stata lasciata da sola nel dirupo a seguito di una caduta che le aveva provocato la rottura di una caviglia, nel corso della notte Marta sarebbe stata raggiunta dal compagno che prima l’avrebbe picchiata e poi soffocata. Omicidio per asfissia, con le aggravanti dei motivi abietti e futili e dell’avere agito approfittando di circostanze di tempo, luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa. Questi gli elementi che hanno portato il GIP a ritenere l’indagato autore del più grave delitto di omicidio doloso pluriaggravato ed emettere nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.
Potrebbe interessarti anche: Regionali, De Luca non vuole nomi dall’alto: parlano i consiglieri
Oppure: Piantedosi a Napoli, corteo di protesta bloccato dalla polizia
Segui SiComunicazione su Google News