Dopo diversi mesi di latitanza, Giuseppe Perrella, noto esponente del clan De Micco, è stato arrestato a Ponticelli, zona orientale di Napoli. Il giovane, irreperibile dal 15 novembre 2024, era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia per il reato di sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, sotto il coordinamento della DDA hanno dunque portato a compimento l’obiettivo finale di una lunga indagine.
Dove si nascondeva, una coppia lo aiutava
Su Perella pende il capo d’accusa di sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso, reato commesso nello scorso agosto. Il sequestro, in cui erano coinvolti anche Romualdo Amitrano e Alessio La Volla (già arrestati), e Fabio Riccardi (arrestato il 20 febbraio di quest’anno), riguardava Renato Audino e si inserisce nel contesto della storica faida tra i clan De Luca-Bossa e De Micco-De Martino. Una delle più delicate e spinose del territorio napoletano. Il latitante, nascosto all’interno di un’abitazione della sua Ponticelli. E’ stata una coppia a dargli ospitalità, coppia che ora finisce coinvolta nelle indagini degli inquirenti.
E’ il secondo latitante arrestato in 25 ore
Avvenuti entrambi nel giro di circa 24 ore, quello di Perrella è il secondo arresto di spicco operato dai carabinieri. Nella notte tra l’8 e il 9 maggio è finito in carcere anche Massimiliano Amato Inserito nella lista dei primi 100 latitanti da ricercare su scala mondiale. Deve scontare la condanna definitiva alla pena di 9 anni e 4 mesi di reclusione irrogata dalla Corte di Appello di Napoli per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
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