Quando lo stadio Olimpico di Roma ha fischiato l’inno nazionale dell’Argentina il più grande giocatore di calcio di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, ha sussurrato “¡Hijos de puta!”. Una frase rubata dalle telecamere, poche, dell’epoca prima della finale dell’albiceleste contro la Germania. Ben diverso dal gesto fatto da Messi durante Argentina Olanda ieri ai Mondiali in Qatar, partita vinta ai rigori dalla squadra sudamericana.

Il gesto di Messi contro Van Gaal

Maradona quella parolina la ha solo sussurrata, mentre un intero stadio fischiava, ieri Messi ha voluto invece sfottere davanti a tutti l’allenatore della squadra avversaria, Luis Van Gaal dopo la rete segnata su calcio di rigore. Il gesto è stato immortalato da tutti i telefonini.

Quello di Messi non è certo un gesto da miglior calciatore del mondo. Il capitano dell’Argentina dopo la rete segnata dagli undici metri nel secondo tempo si è fermato con le mani dietro le orecchie, per ascoltare i suoi tifosi, proprio davanti alla panchina olandese. Più che un gesto per i suoi uno sfottò per il tecnico dell’Olanda. Finita la partita, infatti, Messi si è avvicinato a Van Gaal per dirgli qualcosa, poi lo ha ancora attaccato nel post gara ai microfoni delle tv internazionali insultandolo su come fa giocare la sua squadra.

Ancora nervosismo contro Werghorst

Sempre durante un’intervista con la tv argentina il numero 10 si ferma, guarda un avversario, Weghorst che lo fissa, e gli dice: “Che hai da guardare, stupido?”, “Que mira bobo, que mira?“. Chissà cosa è successo, cosa ha scatenato tanta rabbia nel capitano argentino. Forse la paura di perdere un match, il possibile terzultimo della sua carriera ai mondiali, che potrebbe consacrarlo alla storia come il più grande. Il più grande di oggi. Perchè Diego, campione del mondo, in campo era un altro uomo.

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