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Napoli contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia

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Nella giornata dedicata alla lotta all’omofobia, alla bifobia, alla transfobia e alle discriminazioni di genere tutte, tra Napoli e provincia, sono state diverse le iniziative andate in scena.

Le iniziative contro le discriminazioni di genere delle istituzioni

“Omofobia, bifobia e transfobia sono figlie di una cultura che ancora stenta a superare certi preconcetti oramai anacronistici“. Così si apre il messaggio condiviso sui social dal sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, all’alba della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. “Dobbiamo lavorare tutti insieme, ogni giorno, per favorire una cultura del rispetto”, prosegue il primo cittadino del comune flegreo, “e per contrastare qualunque tipo di discriminazione, attraverso la conoscenza e la sensibilizzazione”. Gli attestati di impegno non arrivano solo dalla periferia partenopea. Il Comune di Napoli, seppur simbolicamente, ha infatti deciso di “colorare” di rosa il Maschio Angioino, come suggerito dalle associazioni locali.

“Considerato il grande valore civile della ricorrenza”, si legge nella nota diffusa dall’Amministrazione comunale, “l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli aderisce alla celebrazione della Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia, in sinergia con gli altri Enti istituzionali e con le associazioni LGBTQI+, che quotidianamente si impegnano per la tutela dei diritti di ogni essere umano”. Quindi, la spiegazione dell’iniziativa – che non si è limitata alla sola giornata di ieri, ma proseguirà anche stasera e domani sera – In linea con quanto su esposto e su richiesta delle Associazioni LBTQI+, il Comune di Napoli, nelle giornate del 16, 17 e 18 maggio, illumina il “Maschio” Angioino di rosa per sottolineare, anche attraverso azioni simboliche, la necessità di superare quei pregiudizi culturali e sociali che rappresentano gravi ostacoli alla realizzazione di una società pacifica ed inclusiva ed alla tutela delle persone e dei loro diritti fondamentali”.

Il corteo dei collettivi

Da sempre attive sul fronte della lotta alle discriminazioni di genere, le attiviste e gli attivisti dell’Università “Federico II” di Napoli, ieri, hanno organizzato una mostra itinerante di immagini e articoli tratti da FUORI, la rivista curata dalla prima associazione italiana dedita alla lotta per i diritti delle persone LGBT+.

Oltre che su quel fronte, studentesse e studenti dell’Ateneo federiciano hanno poi portato in strada la protesta. “La giornata nata nel recente 2007 per ricordare il giorno in cui, nel 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) decise di eliminare l’omosessualità dal registro internazionale delle malattie mentali. Una data come questa dovrebbe celebrare i successi e le vittorie della comunità e, invece, troppo spesso è ignorata, non conosciuta e sfruttata come mera passerella politica ottima per del sano Rainbow-washing in pieno stile capitalista”. Con questo appello, le attiviste e gli attivisti hanno sfilato con striscioni, cori e fumogeni lungo le strade della città.

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