Un deposito abusivo di rifiuti tessili è stato scoperto e sequestrato a Ercolano, in provincia di Napoli. Al suo interno, i finanzieri di Portici hanno trovato dieci tonnellate di scarti e abiti usati ammassati senza alcuna misura di sicurezza. Il capannone, di circa trecento metri quadrati, era privo del sistema antincendio e delle certificazioni obbligatorie per la prevenzione. Una situazione ad alto rischio, considerata la natura altamente infiammabile dei materiali custoditi. Durante il controllo, le Fiamme Gialle hanno sorpreso un 25enne pregiudicato intento a lavorare all’interno della struttura. L’uomo è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti e per violazioni delle norme sulla sicurezza.

Secondo quanto accertato, il deposito veniva utilizzato come punto di raccolta e trattamento di abiti usati di seconda mano, mai sottoposti a igienizzazione o sanificazione. Parte dei capi era già pronta per essere rimessa in circolazione su un mercato parallelo, privo di qualsiasi garanzia sulla provenienza e sulla qualità dei prodotti. Un giro d’affari sommerso, dunque, che non solo sfugge ai controlli fiscali, ma rappresenta anche un serio rischio per l’ambiente e per la salute pubblica. Le indagini proseguono per individuare la rete di approvvigionamento e i canali di distribuzione di un’attività che, dietro l’apparenza di un semplice magazzino, nascondeva un vero e proprio traffico di rifiuti tessili.

Potrebbe interessarti anche: Giallo a San Giovanni a Teduccio, mistero sulla morte di un 59enne

Oppure: Omicidio Boscoreale, due giovani confessano: per DDA è camorra

Segui SiComunicazione su Google News