Dopo la morte di una bambina di 10 anni per un gioco su tik tok e il suicidio di un piccolo di 9 anni, questa volta il dramma ha rischiato di ripetersi. In un quartiere di Miano, Vincenzo, un giovane 20enne, stava per uccidersi a seguito di una sfida arrivata dai social. Una tragedia evitata grazie all’intervento del padre del ragazzo. Vincenzo stava per lanciarsi dalle scale, ma il padre è riuscito a salvarlo in extremis riportando diverse contusioni.
Il ragazzo sarebbe stato ricattato da alcuni utenti
Vincenzo è stato sedato e ricoverato in ospedale assieme a suo padre che per fortuna non ha riportato gravi danni. Intanto si indaga per individuare chi abbia ordinato al giovane di buttarsi di sotto e capire perché il ragazzo abbia dato seguito a quella richiesta scellerata. Da una prima ricostruzione sembra che il 20enne fosse spiato e ricattato da alcuni utenti di un gioco.
L’episodio è stato denunciato dal Parroco del quartiere
L’episodio è stato denunciato da Don Salvatore Cinque, Parroco della chiesa Santi Alfonso M. de Liguori e Gerardo di Miano: «Un giovane del nostro rione S. Gaetano, Vincenzo, è stato salvato in tempo dal padre, mentre tentava di lanciarsi giù solo perché il gioco lo aveva detto – scrive il sacerdote in un post pubblicato su Facebook –. Il padre è all’ospedale: per salvare il figlio è caduto per le scale. Possibile che un gioco, che è un’occasione per divertirsi, diventi un dramma? – si chiede il sacerdote –. Ritorniamo a correre per le strade, giochiamo a pallone e a nascondino. Da piccoli, quando si tornava a casa la sera, si era felici e sporchi e avevamo qualche gamba sbucciata, ma eravamo sereni».
“Vegliate sui vostri figli”
Insieme alla madre del ragazzo don Salvatore lancia un appello: “Vegliate sui vostri figli e fategli chiudere i computer e i telefonini. Se li vedete troppo presi, ritornate a parlare ai vostri figli, ad ascoltarli. Un gioco è un gioco, non può diventare una sfida della vita. Un gioco dev’essere divertimento e non può sfociare nel dramma».
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