Tensioni e una carica delle forze dell’ordine nel porto di Napoli, durante la protesta contro il G7 dei ministri degli esteri ospitato dall’isola di Capri, giunto al suo ultimo giorno in programma. Durante la mattinata il clima si è surriscaldato quando i manifestanti hanno provato a raggiungere la zona degli imbarchi per l’isola del golfo di Napoli, nei pressi del Varco Immacolatella. Di fronte al tentativo dei dimostranti, si sono registrati brevi tafferugli tra chi era in corteo e gli agenti della Polizia di Stato in assetto anti sommossa.

Il tutto è durato pochi minuti, la situazione è poi fortunatamente tornata alla normalità. Il corteo ‘Fermiamo il G7 del genocidio’ è partito da piazza Garibaldi, principalmente formato dai collettivi studenteschi che hanno esposto anche striscioni per la Palestina con la richiesta del cessate il fuoco in Medioriente. 

Ma al corteo non è mancato l’apporto di movimenti a associazioni ambientalista come FridayForFuture, Greenpace e Legambiente.

Durante la mattinata di protesta a Capri i ministri degli esteri hanno sottoscritto un documento che chiede l’immediato rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco sostenibile che consenta di fornire in tutta sicurezza l’assistenza umanitaria urgentemente necessaria in tutta Gaza