“Bernini, Piantedosi, Crui uniti per il genocidio – Studenti uniti per la Palestina”. È questo lo slogan che campeggia sullo striscione calato stamane dalla Galleria Vittoria dagli attivisti della Rete Studentesca per la Palestina. L’azione, in occasione dell’incontro a Roma per decidere che fare delle proteste negli atenei. Protagonisti dell’incontro, la responsabile del dicastero dell’università Bernini, il ministro degli interni Matteo Piantedosi e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.
“Un messaggio chiaro per dire che non arretreremo dinanzi alla repressione con cui vorrebbe colpirci”, commentano le attiviste e gli attivisti della Rete. “Le immagini del genocidio in corso in Palestina ci impongono di lottare strenuamente. Cara ministra, questo è il momento di rescindere gli accordi con le università israeliane, non di rinnovarli”.
L’azione e la call-to-action
Attiviste e attivisti hanno colto l’occasione per lanciare nuovi momenti di mobilitazione, il primo previsto per mercoledì 15 maggio alle ore 18.00 in piazza Sannazaro. Occasione scelta, quella dei 76 anni della ‘Nakba’ del popolo palestinese, anche insieme ad alcuni artisti solidali che hanno sottoscritto l’appello per una ‘Intifada Culturale’ come Massimo Jovine dei 99 Posse che ha raggiunto gli attivisti al Castello.
“Anche il mondo della cultura, dell’arte, della musica stanno prendendo posizione: allargare il fronte della mobilitazione a tutti i settori della società è oggi fondamentale, ci vediamo in piazza il 15 maggio a Napoli e il 18 maggio ad Aversa”, questa la conclusione degli attivisti diffusa attraverso una nota.
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