Negozi di abbigliamento chiusi, folla attorno ai negozi di alimentari. Serrande abbassate nelle consuete strade dello shopping, animatesi per un breve tempo negli ultimissimi giorni, tornano deserte per la Vigilia di Natale, giorno della nuova zona rossa anti-covid. Così non si può dire per i luoghi dove avvengono i maggiori scambi commerciali per quanto riguarda gli alimenti, dove la abbondante tradizione di cenone e pranzo di Natale trova il suo compimento culinario nell’acquisto delle vivande. Ancora troppe le persone che, ridottesi all’ultimo momento per effettuare gli acquisti, hanno dato vita ad assembramenti più o meno abbondanti qua e là, soprattutto in zone dove la densità abitativa e la stessa architettura rendono difficoltoso il distanziamento sociale.