A sorpresa in queste ore il boss dei Casalesi, Francesco Schiavone detto “Sandokan”, in carcere da 26 anni, ha comunicato di voler collaborare con la giustizia. La notizia, riportata dalla testata “Cronache di Caserta”, rappresenta una svolta epocale nella lotta contro la camorra e sicuramente ha provocato un forte terremoto nell’universo dei casalesi.

Il boss è malato ma è in condizioni di collaborare

Sandokan, 71 anni, era considerato l’uomo che ha spodestato Antonio Bardellino, altro noto capoclan. Arrestato nel 1998 e condannato all’ergastolo per diversi omicidi, si trovava al carcere duro.

Ora, la sua decisione di pentirsi potrebbe svelare segreti del clan rimasti nascosti per quasi 30 anni. Di recente, anche perché malato, è stato trasferito nel carcere de L’Aquila. Schiavone sarebbe però in grado di collaborare, nonostante il suo stato di salute non proprio eccelso.

Negli scorsi anni hanno deciso di collaborare con la giustizia i suoi due figli Nicola e Walter.