Il Ministro Lucia Azzolina ha annunciato la volontà di riaprire tutte le scuole, elementari, medie e anche le superiori, il 9 dicembre, ma in Campania, nonostante il via libera di De Luca, non riaprono nemmeno molte scuole dell’infanzia che potrebbero stare aperte in zona rossa.
In tanti comuni della Campania non si riparte
Con l’ordinanza numero 92 firmata da De Luca, da oggi asili, scuole materne e prime elementari in Campania possono aprire i loro cancelli per accogliere i piccoli alunni. Ma sono tantissimi i comuni e le scuole che hanno scelto di non aprire o rinviare l’apertura per motivi di sicurezza. L’Ordinanza di De Luca infatti lasciava ampia discrezionalità ai comuni sull’opportunità di riaprire gli istituti scolastici sulla base dell’andamento dell’epidemia per ogni singolo territorio.
C’è chi ha rinviato al 22 dicembre o all’11 gennaio
E allora in tante città della Campania si è optato per rinvii e slittamenti. Si va dai posticipi di alcuni giorni dei comuni Vesuviani come Portici, San Giorgio a Cremano, Ercolano e San Sebastiano che hanno scelto di valutare la riapertura delle scuole di qualche giorno, al 28 novembre, ai rinvii più prolungati come quello del comune di Pagani che ha annunciato di voler tenere le scuole chiuse fino all’ 11 gennaio. C’è chi pensa a una finta riapertura “strategica” al 22 dicembre e sono tanti i comuni a non aver ancora deciso.
In molti comuni mancano i dati epidemiologici
Molti i sindaci che dichiarano apertamenta di temere un riacuirsi dei casi di coronavirus all’interno delle proprie città, ma sono molte le autorità comunali che segnalano di non poter riaprire le scuole perchè non sono arrivati i dati aggiornati della situazione epidemiologica nei loro comuni e pertanto sono impossibilitati a prendere la giusta decisione.