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Da Lamorgese alla Carfagna, Napoli all’attenzione del Governo

Dal governo arriva un segnale importante sul dissesto finanziario di 5 miliardi del Comune di Napoli. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese

Dal governo arriva un segnale importante sul dissesto finanziario di 5 miliardi del Comune di Napoli. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese risponde a un’interrogazione alla Camera del deputato Leu Federico Conte: “La situazione è alla nostra attenzione, ogni iniziativa verrà effettuata con l’amministrazione comunale”. Le parole della titolare del Viminale confermano un intervento per salvare #Napoli dal debito e per restituire alla città servizi efficienti. Diverse le strade da percorrere: da una norma ad hoc ad altri strumenti per i Comuni in crisi finanziaria.

L’esponente di governo risponde così alle richieste del sindaco Gaetano Manfredi nel “Patto per Napoli” con le forze politiche della sua colazione: Pd, 5 Stelle e Leu. Anche Forza Itala, con in testa Mara Carfagna, è pronta a sostenere la causa del capoluogo campano. “Si stanno valutando le soluzioni migliori”, dice il ministro per il Sud dopo un incontro con Manfredi. “Napoli – aggiunge Lamorgese – rappresenta un polo di straordinaria importanza per il Paese. Il suo valore strategico si evidenzia nell’attuale fase di rilancio connessa all’attuazione del Pnrr”.

Il ministro analizza intanto il debito “con 750 posizioni aperte, di cui 700 con Cassa Depositi e Prestiti, pari a 3 miliardi complessivi per interessi annuali di 230 milioni. Il Comune è inoltre gravato da altri 175 milioni annui, per un totale di poco più 400 milioni”. Una rinegoziazione dei tassi, visto che Cdp è parte del Ministero delle Finanze, porterebbe a una riduzione forte del deficit. A pesare sulle casse comunali c’è poi il disavanzo, con le difficoltà nella riscossione e i bilanci in perdita delle partecipate.

Parte del debito va invece collocato nelle gestioni commissariali del terremoto dell’80, dell’emergenza rifiuti e di Bagnoli. Dopo le parole di Lamorgese e l’incontro con Carfagna, Manfredi si dice fiducioso sull’intervento da Roma per risanare il bilancio, già a partire dalla discussione alle Camere della legge finanziaria.

L’intervento del Ministro Lamorgese

Il Comune di Napoli ha approvato il Piano di riequlibrio finanziario pluriennale nel 2013, più volte rimodulato successivamente e attualmente è all’attenzione delle sezioni riunite in composizione speciale della Corte dei Conti. Secondo quanto comunicato dallo stesso Comune, il debito finanziario totale dell’Ente, costituito da 750 posizioni aperte, di cui poco più di 700 con Cassa Depositi e Prestiti e compreso quello residuo, ammonta a 3 miliardi di euro, comprese le anticipazioni di liquidità e genera annualmente una rata, per quote capitali e interessi, di 230 milioni di euro. A questo si aggiunga che, per effetto di ulteriori passività, il Comune di Napoli è gravato da altri 175 milioni di euro annui, che sommati alla rata del debito finanziario, portano il peso della posizione debitoria ad un onere complessivo di poco più di 400 milioni di euro su base annua“, ha spiegato la Ministra Lamorgese

La grave situazione finanziaria del Comune di Napoli è all’attenzione del governo e ogni valutazione e iniziativa, anche normativa, verrà effettuata con il necessario coinvolgimento dell‘Amministrazione comunale. Ciò nella piena consapevolezza che Napoli rappresenta un polo di straordinaria importanza per il nostro Paese, il cui valore strategico si evidenzia nell’attuale fase di rilancio connessa all’attuazione del Pnrr e al ruolo in cui in tale contesto sarà chiamato il Mezzogiorno d’Italia“, ha concluso la Ministra dell’Interno. 

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