“Si può morire a 24 anni per un motorino parcheggiato male?”. È con questa domanda retorica che, ieri sera, alla prima della 74esima edizione del festival di Sanremo, il conduttore della kermesse, Amadeus, ha ricordato Giovanbattista Cutolo, il musicista partenopeo ucciso con tre colpi di pistola alle spalle nella notte del 31 agosto scorso in piazza Municipio, a Napoli, per futili motivi. Giogiò, che nel 2023 si era esibito all’Ariston come cornista dell’orchestra per il festival, è stato ricordato in quella stessa sede da sua madre, Daniela Di Maggio. “Ti ricordi quando l’anno scorso dovevi suonare nell’orchestra sinfonica di Sanremo e io ti chiesi di venire con te?”. Inizia così il discorso della donna sul palco dell’Ariston.

“Mi dicesti ‘Mamma, ma sei impazzita? Il bamboccio con la mammina al seguito anche mai’. Se proprio avessi dovuto lasciare Napoli”, continua la madre parlando a suo figlio, “sarebbe stata l’unica città in cui ti saresti trasferito”. Le parole si susseguono, portando con sé lacrime e singhiozzi e commuovendo in tantissimi, dai musicisti dell’orchestra ai presenti tra le fila del pubblico, fino anche ai telespettatori da casa. “È nostro dovere trasformare la sua assenza in una dichiarazione d’amore verso la vita”, annuncia Amadeus. E tra gli applausi delle diverse standing ovation con cui è stato omaggiato Giogiò, la prima serata di Sanremo ha ricordato così il giovane musicista partenopeo, proiettando sul palco, alle spalle di sua madre e di Amadeus, prima immagine di lui da piccolo, poi un suo concerto e, infine, la scritta “Giovanbattista, nisciuno te scorda”.

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