I ragazzi dell’area penale di Napoli si immergono nelle acque del golfo di Napoli, nel giorno dedicato agli oceani per un’attività di pulizia dei fondali nella zona del borgo dei marinari.
Sono in circa 20 ad aver conseguito il brevetto di sub per poi diventare Operatori Tecnico Subacquei. Per loro la strada del riscatto. Ci arrivano dopo un impegno sociale costante. Il tutto è reso possibile grazie al progetto Bust Busters che vede insieme MareNostrum, il Dipartimento Marino di Archeoclub D’Italia, la Marina Militare e il Centro di Giustizia Minorile della Campania.
L’obiettivo dell’iniziativa
L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza sui benefici di mari e oceani e sulla necessità di garantire la sostenibilità delle sue risorse. Le parole di Rosario Santanastasio, presidente nazionale archeoclub d’Italia e di Aniello Cuciniello, Capitano di Vascello della Marina Militare, Comandante del Quartier Generale della Marina Militare di Napoli.
A Napoli arriva la nave MareNostrum Dike
Nello specchio del Borgo dei Marinari è arrivata anche la MareNostrum Dike. Un tempo, imbarcazione con la quale gli scafisti trafficavano persone, bambini, anziani, donne, sulla tratta dalla Turchia. Intercettata e sequestrata dalla Guardia di Finanza, il bene è stato affidato in custodia ad Archeoclub D’Italia, dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Al suo interno è possibile leggere in originale, un pizzino scritto dagli scafisti, ma anche vedere la tavola dei venti con ben quattro imbarcazioni che raccontano quattro epoche storiche diverse.
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