Napoli piange la scomparsa di Antonio Amoretti, l’ultimo partigiano delle Quattro Giornate. Classe 1927, Amoretti aveva soli 16 anni quando a settembre del ‘43 decise di scendere in strada a combattere le truppe nazifasciste che occupavano la città. Per tanti anni ha guidato la sezione napoletana dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia.
La camera ardente al Maschio Angioino
Per lui, bandiere a mezz’asta oggi e domani, su disposizione del sindaco Gaetano Manfredi e la camera ardente allestita nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino. La sua missione era spiegare ai giovani le Quattro Giornate e diffondere i valori della Resistenza.
Anpi: E’ stato un prezioso testimone della Resistenza
In una nota l’Anpi scrive: “Salutiamo, con grande dolore, Antonio Amoretti, ultimo partigiano delle Quattro giornate di Napoli, lo scugnizzo ‘Tonino ‘o biondo’, componente della Presidenza onoraria Anpi, per tanti anni Presidente dell’Anpi provinciale del capoluogo campano. Antonio è stato protagonista, e perciò prezioso testimone, in particolare per i giovani, della Resistenza al nazifascismo, un uomo quotidianamente impegnato affinché lo spirito repubblicano, i principi della Costituzione, fossero il pilastro della vita pubblica, motore di libertà e convivenza civile”.
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