Arrivano dai 194 Stati membri dell’UNESCO i rappresentanti e gli esperti giunti al Palazzo Reale di Napoli per la tre giorni sull’eredità culturale e le nuove sfide poste al patrimonio mondiale materiale e immateriale dell’umanità realizzato grazie agli sforzi congiunti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e quello della Cultura con il sostegno del Comune di Napoli. Gestione dei beni, ma anche dei cambiamenti climatici e degli effetti che hanno sui monumenti, senza dimenticare la lotta al traffico illecito, che colpisce gravemente Italia e Grecia. Tutto questo andrà a essere definito in una carta che si chiamerà “Lo Spirito di Napoli”, ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
“Napoli è per la sua storia e identità una capitale culturale globale“, ha sottolineato il ministro Sangiuliano, “ce lo dicono le pietre che ci parlano quotidianamente. Oggi consacriamo questo ruolo della città e non era scontato che questo momento avvenisse qui a Napoli, abbiamo lavorato affinché si facesse qui questo importante simposio internazionale“. Un appuntamento di grande valore per la città che si conferma polo culturale a livello nazionale e internazionale, ci dice il sindaco Gaetano Manfredi. “Bisogna conciliare la protezione del patrimonio immateriale con quello materiale. I beni culturali devono diventare fattore di inclusione e unità dei popoli. È questo il messaggio politico che parte molte forte da Napoli nel momento in cui a livello globale nel bacino del Mediterraneo ci sono tante guerre”.
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